venerdì 20 settembre 2024

Sofia Loren e la Lazio

 di FRANCESCO TRONCARELLI


Sophia Loren compie oggi 90 anni. La grande Diva, vera icona del cinema italiano, è nata il 20 settembre 1934 a Roma, ma è cresciuta in condizioni difficilissime a Pozzuoli. Il successo per lei è arrivato negli Anni Cinquanta.

Nel corso della sua lunga carriera ha recitato in capolavori come "La ciociara" (per cui ha vinto l’Oscar come miglior attrice), "Una giornata particolare" e "Matrimonio all'italiana" questi ultimi insieme a Marcello Mastroianni con cui ha formato una applaudita coppia artistica.

Ultima star del firmamento del nostro Cinema, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, ha avuto anche una parentesi biancoceleste nel suo privato che vogliamo ricordare, un momento speciale e simpatico che merita l'approfondimento.

Tutto avvenne grazie alla banda Maestrelli, quella Lazio meravigliosa che 50 anni fa vinceva il primo scudetto della sua storia. L'Italia rimase folgorata da quei ragazzi con l'Aquila sul petto e come spesso accadde, nuovi tifosi spuntarono dappertutto.

Tra questi Carlo Ponti junior il giovane figlio della Loren, detto Cipì, che rimase estasiato dalle gesta di Chinaglia e company. Un'infatuazione che molti ragazzini ebbero in quegli anni e che poi divenne vera e propria passione sportiva e tifo sugli spalti.

foto di gruppo con Sophia

L'occasione dell'incontro fra la Diva acclamata e i neo Campioni d'Italia avvenne l'8 giugno del 1974 nell'ambito delle amichevoli post-campionato della Lazio per celebrare la conquista dello scudetto nella regione. 

La partita si svolse nello stadio comunale di Marino contro una selezione dei Castelli romani. Per questa gara, assenti Chinaglia, Wilson e Re Cecconi per gli impegni con la Nazionale, venne dato spazio a molte riserve che avevano giocato poco durante il torneo e qualche giocatore della primavera che si era messo in luce durante il campionato. 

La partita senza storia, finì con cinque reti dei biancazzurri: due reti di Mazzola, poi Nanni, Garlaschelli e il giovane Amato. Il tutto fra l'entusiasmo dei presenti assiepati sulle tribune dello stadio.

L'amichevole ebbe un'appendice mondana nella stupenda villa della Loren. L'attrice. per la gioia del figlio, organizzò un ricevimento per la Lazio, che Maestrelli e i fratelli Lenzini gradiscono molto.

Sophia con Aldo Lenzini e Gigi Bezzi

Ma non solo loro. Basta dare un'occhiata alle foto del servizio che pubblicò il settimanale OGGI per farsi un'idea. Ecco lo sguardo sornione di Frustalupi e quello interessato di Polentes mentre donna Sophia accoglie l'allenatore della Lazio Maestrelli.

Poi nel gruppo il sorriso compiaciuto di Lovati e quello meravigliato di D'Amico lo sguardo intenso di Manservisi. Eppoi la felicità dei fratelli Lenzini, di Gigi Bezzi semicoperto vicino al raggiante Tonello, poi Moriggi e Borgo alle loro spalle e Di Chiara di cui si vedono i capelli ricci e biondi.

Ancora Recchia, Vespasiani, Trippanera, il dottor Ziaco sorridente, Oddi colto all'improvviso dal fotografo, Inselvini, Labrocca, Tinaburri, Franzoni che fa capocella. Facco in fondo e in basso il piccolo Stefano Lovati e Petrelli in pole position.

Su tutti, ovviamente, svetta Sophia Loren, elegante e col suo proverbiale charme, una presenza che domina e illumina la scena. Le è accanto il marito Carlo Ponti. Davanti a loro il piccolo aquilotto Cipì con frangettone come andava di moda con alcuni amici. 

Fu una giornata memorabile per tutti. Con tanta Lazio e tanta Loren. Un evento da ricordare in un giorno di bilanci e ricordi come oggi. Auguri Sophia! 

una giornata di Lazialità










mercoledì 11 settembre 2024

Addio Caterina Valente

 di FRANCESCO TRONCARELLI 


Caterina Valente, artista che ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo si è spenta a 93 anni nella sua casa di Lugano in Svizzera. Ne hanno dato notizia i familiari ad esequie avvenute.
È stata un'artista immensa, conosciuta e applaudita ovunque.

Apparteneva a un mondo dello Spettacolo che non esiste più, quello fatto da professionisti con tanta gavetta alle spalle. Una cosa impensabile oggi, dove l'ultimo degli arrivati con una semplice foto su Instagram raccoglie migliaia di follower. Senza fare nulla.

Era tornata d'attualità tempo fa grazie all'enorme successo del suo "Bongo Cha Cha" ripreso e rimixato dai Goodboys che ne avevano fatto un tormentone estivo.

Figlia di artisti di varietà e nata casualmente a Parigi, ha avuto una carriera lunghissima (dagli anni Quaranta al 2000) in cui ha inciso più di 1.500 brani in dodici lingue diverse (elemento che le vale un posto nel Guinness dei primati difficilmente eguagliabile).

Decine di milioni di dischi venduti in epoche in cui il mercato non era liquido e così usa e getta come adesso, numero uno nelle classifiche di vendita dei più importanti Paesi, dagli USA (che le hanno assegnato tra gli altri il Fame Award come miglior cantante della tv americana) all’Inghilterra, dalla Germania all’Italia, dalla Francia alla Russia, dal Sudamerica al Giappone.

Applaudite tournée mondiali ed esibizioni assieme alle maggiori star del pianeta, Perry Como, Dean Martin, Bing Crosby, Danny Kaye, Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Chet Baker, Count Basie, Tommy Dorsey, Woody Herman, per citarne solo alcuni, nomination ai Grammy come Miglior Cantante Femminile nonché la presenza ad oltre 1000 varietà delle principali emittenti televisive di ogni continente.

"Till", "Personalità", "Nessuno al mondo", "Precipitevolissimevolmente", brani dal sapore frizzante ma anche di ampio respiro (e ripresi da Celentano, Peppino di Capri e Mina, sua devota fan), come imponeva la moda del tempo, e senza indulgere ai suoi gusti più spiccatamente jazz e new bossa, dove le sue qualità di chitarrista lasciavano stupite le platee internazionali. 

Musicista, ballerina, showgirl, l'unica artista italiana che è stata veramente conosciuta all'estero, una eccellenza europea prima che si facesse l'Europa unita. 

Brava ma incredibilmente poco considerata. Per trovare un'intervista che le renda merito occorra risalire al 1983 quando Enzo Biagi (una delle nostre firme più prestigiose) la riportò in Rai a raccontare, con l’umile discrezione dei grandi, la sua storia di donna e di artista. 

Troppo internazionale, troppo cosmopolita, troppo donna emancipata nel Paese dei maschi per antonomasia, per essere amata e trattata come avrebbe meritato.

Nonostante il suo valore e quello che ha fatto, per lei non c'è stato mai un posto nella cultura e nella storia della nostra musica. Anche Mamma Rai l'ha sempre ignorata. Una dimenticanza grave che la dice lunga su chi si occupa oggi di Spettacolo.

Gala per Peppino di Capri al Trianon

di ROBERTO TAGLIERI Sarà una serata indimenticabile. Un omaggio caloroso e sentito a uno degli artisti napoletani più famosi e apprezzati in...