venerdì 27 giugno 2025

Peppino di Capri, il quinto Beatles

 di FRANCESCO TRONCARELLI 


Una serata in suo onore al Trianon organizzata da Marisa Laurito col teatro sold out da mesi, un libro che racconta la sua vita, un film per la TV girato da Cinzia TH Torrini visto da milioni di spettatori.

Da quando Amadeus ha accolto la mia proposta lanciata attraverso i social e supportata da migliaia di followers per un premio alla carriera a Sanremo, Peppino di Capri non si è più fermato.

A 85 anni sta vivendo una seconda giovinezza, applaudito e benvoluto da tutti come una volta quando piazzava i suoi brani in classifica ed era uno dei divi della canzone italiana.

Servizi nei programmi del pomeriggio televisivo, articoli su riviste e giornali e addirittura la cagnolina di Striscia la notizia che entra in scena tra Michelle Hunziker e Gerry Scotti sulle note di "Champagne" dopo che il sondaggio fra gli spettatori ha indicato quel nome per lei. 

Peppino, sempre Peppino, fortissimamente Peppino. E non finisce qui. In questi giorni si è tornato a parlare di lui perché si stanno celebrando i 60 anni del tour dei Beatles nel nostro paese. Era il 24 giugno del 1965 quando i Fab Four sbarcarono in Italia per tenere dei concerti a Milano, Genova e Roma.

E Peppino c'era. Faceva parte di quel gruppo di artisti di supporto alle esibizioni degli Scarafaggi di Liverpool che precedevano la loro entrata in scena. Lui era il più importante, il più conosciuto di tutti, non a caso il suo nome fu l'unico ad essere indicato nei manifesti che annunciavano i concerti dei Beatles.
 


Un privilegio che la dice tutta sulla sua popolarità in quel periodo al di là del fatto che facesse parte della casa discografica Carish che distribuiva i dischi della Parlophone per cui incidevano Paul, John, Ringo e George. Peppino di Capri era un nome spendibile a livello pubblicitario, l'unico.

A sessant'anni da quello evento, spunta fuori una vera sorpresa, una grande quantità di foto inedite recuperate nell'archivio dell'istituto bancario Intesa Sanpaolo, immagni mai viste scattate dai reporter dell'agenzia Publifoto che seguirono in quei giorni frenetici i protagonisti dei concerto. I Beatles in primis e naturalmente Peppino di Capri. 

Il recupero di questo materiale prezioso si deve ad Annamaria De Caroli, esperta di comunicazione e soprattutto grande fan del gruppo inglese che ha setacciato e visionato un enorme quantitativo di foto che giacevano "sepolte" e dimenticate negli archivi delle più famose agenzie fotografiche dell'epoca per riunirle e catalogarle per preparare una grande mostra. 

Oltre 1400 foto inedite e spettacolari nel loro bianco e nero che ritraggono i Beatles durante i concerti e nel tour (conferenze stampa, viaggi, ecc.) tra le quali ci sono anche quelle degli artisti supporter con in testa un Peppino di Capri giovanissimo e tirato a lucido.
 
Alcune di queste immagini lo mostrano sul palco del Vigorelli insieme ai suoi Rockers, i bravissimi Mario Cenci, Bebè Falconieri, Gabriele Varano e Pino Amenta altre dietro il palco, e sono curiosissime. Peppino, quinto Beatles per acclamazione, è stato colto dall'obiettivo mentre armeggia con la sua cinepresa.
 
Di lì a poco riprenderà l'esibizione dei Fab Four, un filmato a colori mandato poi in onda in uno speciale sull'evento curato da Michele Bovi per la Rai quarant'anni dopo, quella stessa Rai che all'epoca ignorò il tutto credendo che quello dei ragazzi di Liverpool fossero una moda effimera, destinata a sparire. Le ultime parole famose...    
 










 


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