martedì 3 gennaio 2023

Chinaglia calciatore biancoceleste del Secolo

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Una vittoria annunciata. Solo lui poteva essere il "Calciatore biancoceleste del Secolo". Nessuno del resto come Giorgio Chinaglia ha incarnato così bene con il suo modo di essere, la sua grinta sul campo e la sua voglia di vincere con l'Aquila sul petto, l'essenza della lazialità.

Ecco perchè solo lui poteva vincere il sondaggio lanciato nella stagione del Centenario, su chi fosse fra le migliaia di calciatori che avevano indossato la gloriosa maglia della Prima squadra della Capitale il "Calciatore del Secolo", solo Giorgio Chinaglia appunto.

Il "referendum" ideato da "Cuore di Calcio" la popolare trasmissione condotta da Fabio Alescio a TeleRoma56, la più seguita delle emittenti sportive della Capitale con diffusione nazionale, venne rilanciato dal Corriere dello Sport e durò tre mesi.

Giorgio partì subito in testa, seguito da Silvio Piola e Beppe Signori, poi nel corso delle settimane allungò sempre di più le distanze, arrivando solo al comando al termine dei novanta giorni stabiliti. Una vittoria annunciata come dicevamo quindi.

E probabimente anche oggi se fosse ripetuto, nonostante gli altri giocatori di valore che sono arrivati in casa Lazio successivamente, vincerebbe lo stesso. Perchè lui era Chinaglia il più forte di tutti e il più temuto da tutti, il grido di battaglia per antonomasia.

E la conferma del suo essere il "numero uno" per i tifosi biancocelesti ancora adesso, a distanza di svariati anni dalla sua ultima partita giocata in biancoceleste, la si può constatare dai social. Su Facebook infatti esistono addirittura 20 (avete letto bene, 20!) tra Gruppi e Pagine dedicate a lui.

il frontespizio del Gruppo su Facebook

L'ultimo arrivato fra questi gruppi, ovvero "Giorgio Chinaglia Photo Nostalgie" poi, è quello più particolare di tutti perchè pubblica immagini di Long John inedite o "dimenticate", oltre a video dedicati e articoli specifici, suscitando così grande interesse e coinvolgimento da parte degli iscritti. 

20 gruppi dunque per Giorgione, esattamente il doppio di quelli dedicati a Ciro Immobile, il calciatore biancazzurro più prolifico della Lazio di tutti i tempi e attualmente il più amato dalla tifoseria. Praticamente il doppio di quanti sono dedicati al simbolo attuale nel mondo della Lazio dopo aver conquistato la Scarpa d'oro. Vorrà dire qualcosa o no?

Stesso discorso vale per l'editoria, dove "L'invincibile guerriero" è presente di continuo direttamente e non. Di recente è uscito un libro firmato da Paolo Scattarreggia dal titolo inequivocabile "Giorgio Chinaglia il grido di battaglia" che nel ricordare i suoi trascorsi da tifoso, racconta il giocatore e la Lazio di quegli anni. 

In precedenza altri libri come quello di Angelo Carotenuto "Le canaglie" o "Laziali bastardi" di Guy Chiappaventi pur non occupandosi esclusivamente di lui, hanno avuto Long John in copertina. 

Il primo ha la foto di Giorgio che imbraccia un fucile al campo di Tor di Quinto, l'altro ha un magnifico disegno di Emanuele Palucci, coautore dell'opera, che raffigura l'iconica immagine di Giorgio che legge il giornale sotto la scritta su un muro che offende i laziali e che dà il titolo al volume. 

Giorgio con Bruno e Vincenzino

Social, libri, foto, un interesse continuo su di lui quindi, conferme inoppugnabili che molto probablimente Giorgio Chinaglia risulterebbe ancora adesso il calciatore della Lazio in grado di vincere un qualsiasi referendum. Come fu stabilito dal risultato di quel sondaggio nella stagione del Secondo scudetto.

Consegnargli il premio, per me è stato veramente un onore. Venni chiamato dai colleghi della redazione della trasmissione televisiva proprio per questo motivo, come rappresentante della Curva dello Scudetto del 74 che col tifo aveva contribuito ai successi della squadra biancoceleste durante quel campionato.

La cerimonia si sarebbe svolta in una location suggestiva ed evocativa di ricordi per Chinaglia e la gente laziale, l'impianto di Tor di Quinto, dove la squadra che regalò un sogno alla tifoseria si allenava e che giustamente in seguito è stato intitolato a Tommaso Maestrelli, l'indimenticabile "guida" di quei calciatori entrati nella storia.

Lì, insieme ad altri amici che avevo chiamato per partecipare all'evento e che avevano vissuto con me sugli spalti le imprese di Chinaglia e compagni, presi posto sulla Tribunetta da dove i giornalisti seguivano gli allenamenti della Lazio.

Con me c'erano Paolo Emiliani, Stefano Trotti detto il "Califfo", Roberto Taglieri, Claudio Papi e l'inossidabile Trinità. C'era anche Tony Malco, l'autore degli inni più belli, con la sua inseparabile chitarra.

La premiazione a Tor di Quinto

In studio Fabio Alescio con la sua proverbiale maestria, conduceva la trasmissione tra filmati e condivisioni di ricordi legati a Long John con gli ospiti presenti, dando di volta in volta la linea a Giacomo Capuano che era collegato dall'impianto di Tor di Quinto.

Dopo una serie d'incontri tra Giorgio e gli ex compagni di squadra Wilson e Facco e il mitico massaggiatore Pisello, il momento clou e più atteso di quella serata con la consegna da parte mia del premio a Long John, così come avevano deciso i tifosi.

Era il 10 gennaio del 2000, la Lazio aveva compiuto 100 anni e dopo la grande festa all'Olimpico, i riflettori erano tutti puntati sul centravanti del primo scudetto. Un momento emozionante per me che consegnavo il premio e per lui che lo riceveva, come testimoniano le immagini. Giorgio Chinaglia era il calciatore laziale del Secolo. 

Ecco il filmato di quella cerimonia di premiazione, finalmente recuperato dopo una lunga ricerca negli archivi della emittente.

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