di ROBERTO TAGLIERI
Peppino
di Capri ha ricevuto il Premio alla carriera della
città di Sanremo nel corso della quarta serata della 73esima edizione
del Festival. Amadeus direttore artistico della kermesse ha raccolto l'appello del giornalista
Francesco Troncarelli per un riconoscimento al grande artista, che era sostenuto da molti personaggi dello spettacolo come Renzo Arbore, Carlo Verdone, Mara Venier, Maurizio
Costanzo, Depsa, Carla Vistarini, Pino Strabioli, Gerry Bruno, Alberto Salerno, Dodi Battaglia, Edoardo
Bennato, Enzo Avitabile e Cristian De Sica.
La proposta lanciata da Troncarelli con una lettera aperta e poi ribadita nella sua trasmissione radiofonica, ha ottenuto un vero e proprio
plebiscito sui social a testimonianza della stima e popolarità di cui gode il cantante napoletano presso il pubblico. Ora il premio alla carriera nella
cornice più idonea per un artista di lungo corso come lui conosciuto e
applaudito in tutto il mondo.
Professionista esemplare, gran signore e persona molto umile
nonostante abbia raccolto consensi a livello internazionale, Peppino di Capri è amato da tutti non solo
per le sue qualità artistiche ma anche per quelle umane che ne fanno un
antidivo per eccellenza. La standing ovation che gli ha tributato l'Ariston ne è la conferma.
Ha iniziato nel '58 portando una
ventata di freschezza nella musica, conciliando la tradizione con la
novità del rock'n'roll e riproponendo in chiave moderna i classici
napoletani che hanno fatto la storia della canzone del nostro paese e
che grazie alle sue interpretazioni hanno goduto di una seconda
giovinezza.
Francesco Troncarelli e Peppino di Capri |
Ha portato il twist in Italia che ha lanciato con il
brano "St Tropez", vero e proprio simbolo di un'epoca che ha dato il via
a una stagione del costume conosciuta come quella dei "favolosi anni
Sessanta" ed ha aperto i concerti dei Beatles nella loro celebre tournèe
italiana.
Ha superato mode e miti che si sono susseguiti in oltre 65 anni di attività, continuando a fare il suo mestiere di entertainer di classe, passando così senza soluzione di continuità e con grande professionismo, dalle folle osannanti del Cantagiro alle poche decine di clienti dei night di via Veneto.
Sino al ritorno in auge sui palcoscenici di mezzo mondo come il Carnagie Hall di New York, l'Arena Card di San Paolo in Brasile, il teatro San Carlo di Napoli.
Ieri come oggi sempre col sorriso e sempre in compagnia del suo pianoforte per proporre brani entrati nella storia del pop come "Malatia", "Nun è peccato", "Roberta", "Nessuno al mondo", "Luna caprese", "Il sognatore", "Champagne".
la standing ovation dell'Ariston |
Con 15 partecipazioni, coronate da due vittorie nel '73 col brano firmato insieme a Califano "Un grande amore e niente più" e nel '76 col brano "Non lo faccio più" di Depsa, Bellincioni e Iodice, Peppino è il veterano del Festival, e questo palcoscenico è stato perciò la sede più appropriata per conferirgli un riconoscimento così importante.
Tra l'altro proprio
in questo 2023 ricorre l'anniversario della vittoria a Sanremo con il brano "Un grande amore e niente più", 50 anni di un successo senza tempo che sono stati festeggiati nel modo migliore.
Un Premio alla carriera a Peppino di Capri quindi, meritatissimo, tra applausi a scena aperta, tanto entusiasmo e tanta emozione, un momento che è già entrato nella storia del festival, eccolo