venerdì 23 dicembre 2022

Mariah Carey, regina di Natale

 di FRANCESCO TRONCARELLI


Non ci sono dubbi, "All I Want for Christmas Is You" è la canzone di Natale. Ma non solo in Italia, nel mondo. E' prima in Inghilterra e in tutta Europa e ovviamente negli Stati Uniti dove è in testa alle classifiche per l'ennesima volta. 

In questi giorni sta facendo numeri incredibili ovunque, si parla di oltre 37 milioni di riproduzioni su Spotify che ne fanno attualmente il brano più ascoltato del pianeta. Magia del Natale, magia di Mariah.

Pubblicata per la prima volta nel 1994, la canzone è tornata d'attualità come colonna sonora delle storie di Instagram e TiK Tok che ci accompagnano verso le festività natalizie, è sulle bacheche di Facebook, la si ascolta nei centri commerciali ed è in rotazione in tutte le radio al pari di un brano appena uscito o sulla cresta dell'onda.

Una piacevole sorpresa ma non tanto, perchè Mariah Carey ha abituato il pubblico a una carriera assolutamente fuori dal comune. L'artista ha rappresentato un’icona assoluta della musica statunitense e mondiale negli ultimi decenni, riuscendo puntualmente a calamitare l’attenzione su di sè con la sua voce calda e potente. 

il Tweet di BILBOARD che annuncia il N. 1

Nata a Huntington a New York nel 1970 è cresciuta con la passione per il blues e con uno spiccato talento per la musica. Ha iniziato a scrivere canzoni fin dalla prima adolescenza e dopo aver conseguito il diploma firmò il contratto con la Columbia, una delle major americane più prestigiose.

Il successo è praticamente immediato, incide il primo album nel 1990 e riesce a salire alla ribalta conquistando i primi posti in classifica. Le 9 milioni di copie vendute del disco, favoriscono le uscite di quattro pezzi contenuti nell'album come singoli che diventano altri quattro succcessi in classifica con l'automatica conquista dei primi due Grammy Award di una lunga serie.

Il suo carisma, le sue performance, sono assolutamente uniche e la portano anche alla conquista di un Oscar per la miglior canzone originale con il brano ‘When You Believe’. 

Negli anni 2000 è tutto un susseguirsi di successi memorabili che la impongono come un'artista speciale, di grande presenza scenica e di grande talento.

Mariah e il cartone animato
 ‘All I want for Christmas’ il brano diventato la canzone dei record, è un pezzo ovviamente a chiaro tema natalizio, amato da tutti, che ad ogni dicembre diventa in automatico il brano super ascoltato. Già l'anno scorso come in ogni anno, la hit era ritornata popolare nel periodo natalizio.

E anche quest'anno, dopo l'exploit del 2021, il brano è riuscito a raggiungere a la posizione numero 1 della Billboard Hot 100, confermando che la Carey è la prima artista ad avere almeno un numero 1 nella Billboard Hot 100 in 4 decenni differenti (anni novanta, duemila, duemiladieci e duemilaventi).

Una canzone “semplice e appetitosa”. Così Mariah Carey aveva descritto "All I Want for Christmas is you", pezzo irresistibile in grado di far cantare e ballare tutti e ovunque per il suo ritmo frizzante ed incalzante, in ogni momento della giornata.

Ci sono voluti circa 15 minuti per scrivere "All I Want for Christmas is you", utlizzando una modesta pianola della Casio. Pochi fronzoli, ma tanto ritmo per una scelta vincente che l’ha resa una canzone popolare, orecchiabile, in grado di essere canticchiata davvero da tutti.

La Targa per il primato nella classifica HOT100

Inizialmente la Carey, non voleva registrare né il disco né tantomeno la canzone. Era il 1994 e i grandi successi di Natale erano perlopiù cantati da artisti “anziani”, delle generazioni precedenti. Insomma, lo stampo delle canzoni all’epoca, non era per niente fresco e originale.

Dopo aver titubato parecchio, lei e Walter Afanasieff pensarono che scrivendo un brano con testo semplice e una musica allegra, avrebbero potuto sovvertire la "tradizione" seriosa di questo tipo di canzoni natalizie.

E così iniziò il boom della canzone che già nel titolo è una dichiarazione d'amore: l'unica cosa che voglio sei tu. Nessun regalo per Mariah Carey, se non il suo vero amore accanto a lei. Una preghiera a Babbo Natale insolita, a cui non si chiedono doni materiali, bensì l’amore.

Accolto positivamente dalla critica, il brano ha venduto quasi 25milioni di copie nel mondo, cosa che lo ha reso uno dei singoli più venduti di sempre. Della canzone sono stati girati tre video ufficiali con un 800milioni di visualizazioni e un cartone animato.

La canzone poi è stata inserita nel film "Love actually" nell'episodio interpretato da Liam Neeson che ha dato, se mai ce ne fosse bisogno, un ulteriore popolarità a un brano dedicato alla festa più bella dell'anno e che è diventato un classico senza tempo che regala felicità. Eccolo.

mercoledì 7 dicembre 2022

60 anni col Sorpasso

 di FRANCESCO TRONCARELLI 

Il Sorpasso" il film diretto da Dino Risi compie 60 anni. Uscì nelle sale infatti il 5 dicembre del 1962. E' unanimamente considerato  il capolavoro del regista ed uno degli affreschi cinematografici più rappresentativi dell'Italia del benessere e del miracolo economico di quel periodo.

La storia si svolge nel giorno di Ferragosto ed è interpretata da un grande Vittorio Gassman, vero e proprio Mattatore del film e da un bravo e intenso Jean-Louis Trintignant.

A Roma la mattina del 15 agosto del 62 la città è deserta. Bruno Cortona, Gassman,  quarantenne vigoroso ed esuberante, amante della guida sportiva e delle belle donne, al volante della sua Lancia Aurelia B24 convertibile, vaga alla ricerca di un pacchetto di sigarette e di un telefono pubblico.

Lo accoglie in casa Roberto Mariani, Trintignant, studente di legge al quarto anno, rimasto in città per preparare gli esami. Dopo la telefonata, Bruno chiede a Roberto di fargli compagnia.


I due, sulla spinta della travolgente invadenza di Bruno, intraprendono così un viaggio in auto lungo la via Aurelia, a velocità sostenuta, che li porterà in direzione della Toscana, a Castiglioncello, raggiungendo mete occasionali sempre più distanti.

Durante il viaggio verso il nord e verso il mare, arriveranno anche a far visita ad alcuni parenti di Roberto, prima, e alla figlia e all'ex-moglie di Bruno, poi.

Il giovane Roberto sarà più volte sul punto di abbandonare Bruno, ma sia il caso, sia una certa inconfessabile attrazione, mascherata da una certa arrendevolezza, terrà unita l'assortita coppia di amici occasionali, che significherà per Roberto anche un percorso di iniziazione alla vita.

Lui infatti si allontana dai miti e dai timori giovanili e inizia la rilettura delle sue relazioni familiari, dell'amore e dei rapporti sociali, sino alla tragica conclusione che si materializza durante l'ennesimo sorpasso avventato.


L'auto si scontra con un camion e precipita in un burrone. Nell'impatto, Bruno sbalza fuori dall'auto riuscendo così a salvarsi, mentre Roberto perde la vita. Agli agenti intervenuti Bruno confesserà, dato il tempo limitato trascorso con il ragazzo, di non conoscerne neppure il cognome.

Fin qui la vicenda tragicomica con finale inaspettato e drammatico narrata nel film che tutti conoscono e ricordano, quello che invece pochi hanno presente e che invece è una particolarità del film e in un certo senso una novità, è che oltre alla colonna sonora curata da Riz Ortolani, ci sono delle canzoni in voga in quel periodo inserite nel film.

Una circostanza che oggi è la norma per molte pellicole ma che all'epoca non era ancora stata utilizzata. Fu "Il Sorpasso" a sottolineare le scene più importanti del film coi motivi di successo di quell'estate proprio per  fornire un ulteriore caratterizzazione dei personaggi e del contesto.

Questi i brani che sono presenti:

Quando quando quando (Tony Renis / Alberto Testa) di Emilio Pericoli

St. Tropez Twist (Mario Cenci / Giuseppe Faiella) di Peppino Di Capri

Per un attimo (Paolo Lepore e Luigi Naddeo / Gino Mazzocchi) di Peppino Di Capri

Don't Play That Song (You Lied) (Ahmet Ertegün / Betty Nelson) di Peppino Di Capri

Vecchio frak (Domenico Modugno) di Domenico Modugno 

Guarda come dondolo (Carlo Rossi / Edoardo Vianello) di Edoardo Vianello

Pinne fucile ed occhiali (Carlo Rossi / Edoardo Vianello) di Edoardo Vianello


Fra questi brani molto conosciuti e suonati in quella estate di fuoco, ben tre sono interpretati da Peppino di Capri con i suoi Rockers. Un record. Non solo per il film, ma in assoluto, perché nessun altro artista ha avuto lo stesso numero di canzoni in altre pellicole successive (Sapore di mare, Vacanze di Natale ecc.), dove nelle varie compilation c'è sempre e solo un pezzo per ogni artista inserito.

E non poteva essere diversamente perchè Peppino in quell'anno porterà ben undici canzoni ai vertici della classifica di vendita, lanciando tra l'altro grazie alla soffiata di Gerry Bruno dei Brutos arrivata da Parigi, il twist, ballo che segnerà quegli anni irripetibili.

"Per un attimo" inciso da di Capri nel 1960, che Gassman mette nel mangiadischi della sua romban te Aurelia per intrattenere l’anziano contadino, "il villico", cui ha dato un passaggio è il primo pezzo del cantante napoletano, brano di grande atmosfera e ideale per accompagnare una gita in macchina.

Ma non solo. Nelle scene girate all’esterno e all’interno del night club di Castiglioncello ‘Il Cormorano’ si diffondono nuovamente tra un cha-cha-cha, poi ancora e un pezzo dalla ritmica latino americana.

Una volta giunti alla spiaggia di Castiglioncello, ecco irrompere uno dei più iconici esempi del catalogo pop italiano: “St. Tropez twist” di Peppino Di Capri, uno dei suoi più grandi successi firmato insieme al chitarrista del suo gruppo Mario Cenci e ripreso anche durante la sfida a ping-pong tra Bruno e Bibì, l'attore Claudio Gora che interpreta l’attempato fidanzato della figlia Catherine Spaak.

 

Dal brio scatenato del twist alla melodia ritmata del blues. Ecco infatti “Don’t play that song (You lied)”, brano soul originariamente registrato dal cantante americano Ben E. King e che Peppino Di Capri ha fatto suo con un'interpretazione da brividi.

Il testo della canzone intriso di sofferenza si staglia su Roberto-Trintignant che trova finalmente il coraggio di provare a telefonare a Valeria, la vicina di casa da lui amata benché mai frequentata, lacerando così quel guscio di timidezza di cui è prigioniero.

Lì vicino, tra il gruppo di giovani che balla in un’atmosfera agrodolce, si nota la ragazza con la gamba ingessata che poco prima gli aveva chiesto un autografo come nuovo arrivato della spiaggia, da scrivere "tra quello di Andreotti e Peppino di Capri".

Mentre tutti ballano il disco suonato da un juke box in passi sicuri e cadenzati il madison, il ballo del momento che era un po' hully gully e un po' twist lento, Roberto non riesce a contattare Valeria e rimane sconsolato a guardare la gente che si diverte.

Una scena suggestiva e di grande atmosfera che il bel pezzo di Peppino di Capri sottolinea con garbo e struggente malinconia. È il rimpianto per un amore che poteva essere e non è stato che un po' tutti hanno vissuto nella loro vita e soprattutto per un'estate felice e senza pensieri che coinvolge anche chi guarda il film.





sabato 3 dicembre 2022

SANREMO, UN PREMIO ALLA CARRIERA A PEPPINO DI CAPRI

al Direttore artistico del festival Amadeus

Peppino Di Capri è uno degli artisti più conosciuti e apprezzati della musica italiana. Professionista esemplare, gran signore e persona molto umile nonostante abbia raccolto consensi in tutto il mondo e abbia vinto svariate manifestazioni canore e dischi d'oro, è amato da tutti non solo per le sue qualità artistiche ma anche per quelle umane che ne fanno un antidivo per eccellenza.

Ha iniziato nel '58 portando una ventata di freschezza nella musica, conciliando la tradizione con la novità del rock'n'roll e riproponendo in chiave moderna i classici napoletani che hanno fatto la storia della canzone del nostro paese e che grazie alle sue interpretazioni hanno goduto di una seconda giovinezza.

Ha portato il twist in Italia che ha lanciato con il brano "St Tropez", vero e proprio simbolo di un'epoca che ha dato il via a una stagione del costume conosciuta come quella dei "favolosi anni Sessanta ed ha aperto i concerti dei Beatles nella loro celebre tournèe italiana, ad ulteriore conferma della grande popolarità che ha sempre goduto presso il pubblico.

Ha superato mode e miti che si sono susseguiti in oltre 60 anni di attività, continuando a fare il suo mestiere di entertainer di classe, passando così senza soluzione di continuità e con grande professionismo, dalle folle osannanti del Cantagiro alle poche decine di clienti dei night di via Veneto per poi ritornare in auge sui palcoscenici di mezzo mondo come il Carnagie Hall di New York, l'Arena Card di San Paolo in Brasile, il teatro San Carlo di Napoli. Sempre col sorriso e sempre in compagnia del suo pianoforte.

Con 15 partecipazioni, coronate da due vittorie nel '73 col brano firmato insieme a Califano "Un grande amore e niente più" e nel '76 col brano "Non lo faccio più" di Depsa, Bellincioni e Iodice, Peppino di Capri è il veterano del Festival, e questo palcoscenico è la sede più appropriata per conferire un riconoscimento a chi come lui ha dato tanto al pubblico senza risparmarsi in una vita dedicata alla musica.

Tra l'altro proprio nel 2023 ricorre l'anniversario della vittoria all'Ariston con la canzone "Un grande amore e niente più", 50 anni di un successo divenuto un classico del nostro pop, da festeggiare con un riconsocimento adeguato.

Come abbiamo richiesto dai microfoni della nostra Radio e con una petizione on line tramite i social, l'artista napoletano merita un doveroso tributo quale può essere il Premio alla carriera.

FRANCESCO TRONCARELLI

hanno aderito 

Mara Venier, Pino Strabioli, Carlo Verdone, Maurizio Costanzo, Depsa, Renzo Arbore, Cristian De Sica, Enzo Avitabile, Carla Vistarini, Mimmo Di Francia, Giorgio Verdelli, Michele Bovi, Paolo Giordano, Alberto Salerno, Gerry Bruno, Edoardo Bennato, Dodi Battaglia

 

 https://www.facebook.com/premiocarrierapeppinodicapri

 

 

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